Matteo Piloni/ Marzo 10, 2022/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

Finalmente questa mattina, in commissione Territorio è stato incardinato il progetto di legge che abbiamo presentato lo scorso luglio per regolamentare la diffusione dei grandi insediamenti di logistica che negli ultimi tempi si sono disordinatamente moltiplicati in tutta la pianura padana.
Questa mattina ho avuto la possibilità di illustrare in commissione il progetto di legge che si intitola “Disposizioni straordinarie per gli insediamenti logistici. Introduzione dell’articolo 98 ter nella l.r. 12/2005 (legge per il governo del territorio)” ed è firmato da tutti i consiglieri del gruppo del Pd.
Un provvedimento estremamente urgente, dal momento che molti buoi sono già scappati dalle stalle, ma… meglio tardi che mai.
Mi auguro che l’iter sia veloce, il confronto aperto e che si giunga a un testo ampiamente condiviso.
In soli quattro articoli, che vanno a modificare la normativa urbanistica regionale, chiediamo alla Regione di introdurre tre principi: la regia sovracomunale degli insediamenti, che non possono essere lasciati all’iniziativa e alla responsabilità del singolo comune; la priorità al recupero delle aree dismesse e alle zone già dotate di collegamenti a infrastrutture esistenti; il rispetto della qualità del lavoro, per non vedere più gli intollerabili fatti di cronaca degli ultimi tempi.
La logistica in Lombardia ha ‘consumato’ in questi anni 131 ettari (1.300.000 mq – dati Ispra). Con questo Pdl vogliamo incentivare il recupero delle aree dismesse e contribuire a invertire la tendenza. L’espansione di questo settore risponde al nuovo modello di diffusione delle merci, che si appoggia in maniera crescente sull’e-commerce e, ormai da tempo, sulla grande distribuzione organizzata. In Lombardia non ci sono norme stringenti che ne regolino gli insediamenti, assai impattanti su viabilità, ambiente e paesaggio. Occorrono regole che mettano fine al Far West, come esistono per esempio per le medie e grandi strutture di vendita. Le logistiche servono, ma il rispetto dei lavoratori, delle persone e del territorio devono essere tutelati.
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