“I dati di consumo di suolo dimostrano quel che abbiamo sempre sostenuto: la legge regionale che doveva porre un freno alla cementificazione l’ha in realtà permessa, se non assecondata. È evidente che va cambiata e anche in fretta, soprattutto per tutelare le aree protette, soggette a continua erosione.” Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni a commento dei dati del rapporto Ispra sul consumo di suolo diffusi ieri.
Secondo Ispra nel 2017 in Lombardia si è arrivati a 310.156 ettari consumati, con un incremento di 603 ettari rispetto al 2016.
“Nel 2014 è stato approvato un testo che, contrariamente alle intenzioni dichiarate, non permetteva ai comuni di togliere aree edificabili dai loro piani di governo del territorio, spesso scritti diversi anni prima – spiega Piloni -. Per essere davvero applicata, la legge prevedeva l’approvazione entro pochi mesi del Piano territoriale regionale, che non è ancora stato approvato oggi, per responsabilità della giunta regionale e della maggioranza di centrodestra. Quel piano, deliberato dalla Giunta Maroni a Maggio 2017, dice che il 45% delle aree “di trasformazione” presenti nei PGT eccede i reali fabbisogni abitativi e produttivi. La legge va cambiata perché continua a basarsi su un modello, quello dell’espansione edilizia infinita, che ha smesso da tempo di creare ricchezza e, anzi, ha finito per consumarla. Il tema di oggi è la rigenerazione urbana, il recupero delle aree dismesse, la pianificazione condivisa tra i comuni. Di tutto questo, però, non c’è ancora traccia nelle politiche regionali. Sulla rigenerazione bisogna puntare con determinazione e prevedere incentivi adeguati.”