PILONI (PD), “SERVE UNA PIANIFICAZIONE SOVRA-COMUNALE, PRIVILEGIARE IL RECUPERO DELLE AREE DISMESSE E LA PROSSIMITÀ A INFRASTRUTTURE GIÀ ESISTENTI”
La Regione cambierà la normativa sulle autorizzazioni ai nuovi insediamenti di logistica. È quanto ha deciso oggi pomeriggio il Consiglio Regionale della Lombardia votando all’unanimità un ordine del giorno alla legge di revisione ordinamentale presentato dal Pd, primo firmatario il consigliere Matteo Piloni, che impegna l’Istituzione regionale a rivedere la normativa attuale, introducendo norme in linea con la necessità di fare programmazione territoriale e di contenere il consumo di suolo.
La nuova normativa, secondo quanto approvato dal Consiglio, dovrà disciplinare le logistiche, così come avviene per le grandi superfici commerciali, introducendo una pianificazione regionale che privilegi il recupero delle aree dismesse e gli interventi che non richiedono la realizzazione di ulteriori infrastrutture stradali su territorio vergine ma, anzi, che venga incentivata e privilegiata l’intermodalità ferro-gomma-acqua, quindi la prossimità a infrastrutture già esistenti. La programmazione, infine, deve diventare di ambito sovra-comunale.
“Le logistiche stanno invadendo il territorio lombardo grazie ad accordi con i singoli comuni, spesso molto piccoli – dichiara Piloni -. Serve una nuova normativa, che punti sulla programmazione e sul recupero delle aree dismesse, in un’ottica di contenimento del consumo di suolo. Le logistiche sono un fenomeno in espansione, in ragione delle nuove modalità di consumo e di distribuzione, concentrate sull’on-line, e per questo vanno governate subito, per evitare di generare un nuovo far west. Abbiamo compiuto un primo passo, ora occorre che si incardini subito una discussione per definire la nuova normativa, e il Pd farà la sua parte.”
Buon pomeriggio Dott.Piloni,
Ho seguito il Suo intervento nella seduta del Consiglio del 18/5 ed ho apprezzato la posizione presa.
Leggendo quando da Lei pubblicato volevo sottolineare che oggi stiamo parlando di “Logistica integrata” che potrebbe essere paragonata alla fabbrica dei tempi passati in quanto svolge una funzione produttiva oltre che di rifornimento/distribuzione della Supply Chain.
La percezione della “logistica” da parte della gente, e spesso anche da chi svolge un ruolo istituzionale, non sempre è corretta e spesso il termine è solo sinonimo di “camion” ma oggi è tutt’altro.
Pertanto mi spiacerebbe che l’intervento da Lei promosso si focalizzasse solo sul tema dell’e-commerce, che sicuramente negli ultimi tempi ha subito una crescita esponenziale e concordo che vada governato soprattutto in ambito di logistica urbana, ma certamente non è il fulcro della tematica da affrontare.
La logistica nella Regione Logistica Milanese ha necessità di una analisi soprattutto rispetto ai corridoi logistici (TEEM e BRE.BE.MI), ai nodi di interscambio, ai terminal e centri intermodali esistenti, e a quello che avverrà nel momento in cui il Tavolo d’Interesse darà vita alla Zona Logistica Semplificata del Decreto Genova con il controllo di Melzo e Segrate.
Il tema è molto ampio e probabilmente il suo interessamento alla tematica potrebbe essere utile a governare un fenomeno che dagli anni ’80 (del secolo scorso) è cresciuto spontaneamente a macchia di leopardo. Pertanto non meravigliamoci se oggi si inizia a parlare di Pianura Padana Logistica.
RingraziandoLa per l’attenzione, Le porgo cordiali saluti.
Marco Legramanti
Buongiorno. Grazie molte per avermi scritto. Condivido tutto di quanto riporta. Il mio e nostro intento non è quello di relegare il tema all’e-commerce ma affrontarlo in pieno cercando il modo di regolamentare con una pianificazione corretta e adeguata questi insediamenti.