Lo stiamo chiedendo da settimane e ora ci ha pensato il Governo: finalmente è possibile tornare di persona a fare visita ai propri congiunti ospiti delle Rsa”, lo dice con soddisfazione Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, a seguito dell’ordinanza del ministro Speranza con le modalità da seguire per garantire le visite in sicurezza.
“Avevo invitato caldamente e più volte Regione Lombardia, nella sua autonomia decisionale in materia, a riaprire velocemente le visite ai parenti nelle residenze, come fatto, ad esempio, dalla Liguria, ma l’assessorato ha tergiversato, rinviando ogni scelta al Governo. E ora da Roma arrivano le buone notizie. Molto bene, ma potevamo arrivarci prima. Non tanto per dimostrare che eravamo in grado di farlo, ma per venire incontro alle richieste delle famiglie, ansiose di riavvicinarsi ai propri congiunti, anziani, patologici e sopravvissuti a un anno da incubo per le età più avanzate”, conclude Piloni.
“Avevo invitato caldamente e più volte Regione Lombardia, nella sua autonomia decisionale in materia, a riaprire velocemente le visite ai parenti nelle residenze, come fatto, ad esempio, dalla Liguria, ma l’assessorato ha tergiversato, rinviando ogni scelta al Governo. E ora da Roma arrivano le buone notizie. Molto bene, ma potevamo arrivarci prima. Non tanto per dimostrare che eravamo in grado di farlo, ma per venire incontro alle richieste delle famiglie, ansiose di riavvicinarsi ai propri congiunti, anziani, patologici e sopravvissuti a un anno da incubo per le età più avanzate”, conclude Piloni.
“In Lombardia, ad oggi, sono stati vaccinati 136.368 anziani ospiti delle RSA. Significa che praticamente tutti gli ospiti hanno ricevuto la seconda dose di vaccino. E con loro anche il personale socio sanitario.
Questa condizione consente finalmente di riaprire in sicurezza, tenendo conto che alcune strutture lo hanno già fatto.”
“Le strutture della provincia di Cremona – ricorda Piloni – già il 22 febbraio dello scorso anno avevano deciso in autonomia di chiudere gli accessi ancor prima che si comprendesse la portata della pandemia. Una scelta nell’interesse degli ospiti che ha evitato che il dramma che ho purtroppo colpito molte famiglie, fosse ancor più grande. Per questo è importante ringraziare tutte le strutture e gli operatori che, soprattutto nei primi mesi della pandemia, sono stati lasciati soli da Regione Lombardia e addirittura messi in ulteriore difficoltà da scelte regionali sbagliate, come quella di ospitare pazienti positivi in queste strutture”.
In allegato il testo dell’ordinanza con le modalità previste per le visite.