Matteo Piloni/ Aprile 29, 2021/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

Ieri mattina ho avuto occasione di visitare la RSA “Sereni orizzonti” di Fiesco, in compagnia del Sindaco Giuseppe Piacentini. Una struttura aperta da un paio di anni, dopo un’attenta ristrutturazione dello storico complesso dell’istituto ex salesiano di Villa Abbadia, che ha dato nuova vita all’importante fabbricato che negli anni ha anche ospitato l’istituto scolastico Tommaselli.
Oggi la RSA, facente parte di un gruppo che conta una settantina di strutture in Italia, di cui nove in Regione Lombardia, potenzia l’offerta di prestazioni socio-sanitarie in regime di residenzialità del territorio cremasco, grazie alla disponibilità di 80 posti letto ed un personale qualificato che conta una trentina di unità.
Con la Direzione della struttura ho avuto modo di confrontarmi in merito allo sconvolgimento che, per simili realtà, ha rappresentato il Covid-19. Se oggi, grazie alla copertura vaccinale di tutti i pazienti ed il personale, la pandemia non costituisce più una preoccupazione dal punto di vista sanitario (tanto da aver riaperto, tra le prime RSA del territorio, le visite dei parenti, un aspetto umano molto importante), non sono affatto cessati i riflessi finanziari, soprattutto in prospettiva. Un aspetto che riguarda tutte le Rsa della nostra Regione e che ci obbliga ad un ripensamento delle politiche per gli anziani e al ruolo che queste strutture dovranno ricoprire nel futuro.
Da parte nostra abbiamo più volte chiesto a Regione due cose: riconoscere la quota delle attività sanitarie che molte strutture ricoprono, e creare le condizioni per riaprire quanto prima le visite ai parenti. Sono due condizioni necessarie e non più rinviabili!
È di lunedì la delibera della giunta regionale di destinare alle Rsa dei nostri territori le risorse del Decreti Sostegni e parte di quelle previste dall’apposita legge regionale di novembre (5 mesi dopo!). Ed è sempre di questi giorni la richiesta che Regione ha fatto di condividere in conferenza Stato-Regioni i protocolli per la ripresa delle visite ai parenti. Ovviamente continuiamo a seguire con grande attenzione l’evolversi della situazione.
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