Matteo Piloni/ Giugno 27, 2018/ Documenti, Politica del territorio e sul territorio/ 0 comments

FUSIONI DEI COMUNI. ORA LA REGIONE SOSTENGA QUESTI PERCORSI.

La legge che consente la fusione tra comuni è del 1990, ma solo dopo il 2012 questa possibilità ha cominciato a concretizzarsi, grazie ai benefici economici per i comuni che scelgono questa strada.
Anche in provincia di Cremona si stanno concretizzando le prime fusioni tra i Comuni.
Dopo Torre de Picenardi e Cà ‘Andrea, Piadena e Drizzona, domenica prossima è la volta del referendum in cui i cittadini di Castelleone e Fiesco si esprimeranno sulla proposta di fusione tra i due comuni.

Si tratta di passaggi molto importanti che consentiranno a queste realtà di migliorare la gestione dei servizi che in realtà piccole è sempre più difficile mantenere.

Servizi di carattere amministrativo come quelli dell’anagrafe, dei servizi generali, dell’ufficio tributi, dell’ufficio tecnico e del territorio e della viabilità, per i quali un amministrazione può ottenere importanti economie e vantaggi per i cittadini.
Sui servizi sociali, sui rifiuti o sul Tpl, invece, esiste già una gestione su scala territoriale, che altrimenti una singola comunità non riuscirebbe a gestire. Le fusioni sono quindi la conseguenza di una scelta che mira a migliorare la qualità dei servizi al cittadino, accorciando le distanze e razionalizzando le risorse, consentendo a questi comuni di programmare investimenti per i prossimi anni.

Di fronte a queste importanti scelte, mi auguro che la Regione Lombardia si convinca della bontà di queste operazioni e scelga non solo di sostenere e supportare anche tecnicamente i Comuni che le intraprendono, ma che possa giocare anche un ruolo attivo mettendo a disposizioni risorse. Cosa che fino ad oggi non ha fatto.

Matteo Piloni
consigliere regionale PD

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