In commissione Agricoltura oggi è stato illustrato il Programma di Sviluppo Rurale per i prossimi due anni, a seguito del rinvio della Pac al 2023, per la programmazione fino al 2030.
“Da parte nostra – spiega il capodelegazione PD Matteo Piloni – abbiamo sottolineato l’importanza di vedere confermate, e maggiormente finanziate, alcune misure come quelle destinate ai giovani agricoltori, i fondi per l’irrigazione, le risorse per la gestione dei reflui (come attrezzature e coperture delle cisterne), le misure per l’innovazione tecnologica in campo zootecnico e gli incentivi per il fotovoltaico. Misure che dovranno integrarsi con le risorse europee destinate all’Italia nel Recovery Plan e che dal punto di vista ambientale dovranno accompagnare la transizione ecologica in ottica di sviluppo sostenibile nel campo agroalimentare, per costruire e migliorare il rapporto tra produzione e ambiente”.
“Per fare tutto ciò – incalza Piloni – sarà necessario semplificare e rendere più veloci le procedure. I dati che la stessa Regione ci ha fornito mostrano una spesa delle risorse del Psr del 54% in 6 anni. Dietro il Veneto, l’Emilia-Romagna, il Lazio, la Toscana e l’Umbria, tra le regioni più sviluppate. Ma siamo dietro anche a Calabria, Campania e Sardegna. Risorse per 1.142 milioni di euro, a fronte di una spesa di circa 620 milioni di euro. Significa che ad oggi sono rimasti nelle casse più di 500 milioni di euro. Risorse destinate alle imprese, alle aziende e agli agricoltori che non sono state spese e che ora la Regione Lombardia dovrà impegnarsi a spendere nei prossimi due anni, in aggiunta alle nuove risorse destinate al Psr”.
“Sarà quindi necessario investire, e in fretta, per procedure più semplici, snelle e veloci, per far arrivare queste risorse alle aziende e ai territori” conclude Piloni.
QUI un breve video: