Pagamento anticipato per 15 milioni di euro e prezzo quasi doppio rispetto alla prima gara aggiudicata: sono le nuove condizioni con cui la Regione Lombardia, ormai all’ottava gara consecutiva, cerca di acquisire i vaccini antinfluenzali. È scritto nel bando presente sul sito di Aria Spa, aperto il 7 settembre, rettificato l’11 e chiuso ieri, valido per l’acquisizione di 1,5 milioni di dosi al prezzo a base d’asta di 10 euro più Iva.
Fino ad oggi la Regione ha raccolto disponibilità di 1,720 milioni di dosi per gli adulti a fronte di tre milioni di ultrasessantenni, 168mila per i 300mila operatori sanitari e 410mila dosi (quanto è stato offerto a fronte della richiesta di 500mila dosi) per i 600mila minori da zero a sei anni.
Le prime vaccinazioni sono previste non prima della prima settimana di novembre.
Il Pd aveva denunciato a luglio la sequela di ritardi e sottovalutazioni sulla necessità di acquistare per tempo le dosi necessarie e ad ampliare la platea. Fontana e Gallera la smettano di raccontare frottole ai lombardi perché avevamo detto a luglio che i lombardi non avrebbero avuto i vaccini e ci avevano tacciati di allarmismo. Perché in Emilia-Romagna e in Veneto i vaccini ci sono e in Lombardia no? Ora, all’ottava gara, sono costretti ad acquistare i vaccini a prezzo doppio e a pagamento anticipato, ma nemmeno così riusciranno a dare ai lombardi le dosi necessarie. Basta bugie, se la smettessero di mentire e raccontassero ai cittadini la verità, forse anche loro avrebbero meno guai.
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