Matteo Piloni/ Luglio 28, 2020/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

Da Piano Marshall a “Legge Mancia”.
Doveva essere la svolta economica per la crescita della Lombardia, ed è invece diventata una distribuzione di soldi per lo più a comuni “amici”. “La legge più importante della legislatura”, “un piano coraggioso di cui andare orgogliosi”, fu definito dalla Lega. Scivolato in rotatorie e manutenzione stradale.
Da occasione di svolta a occasione mancata. Un vero peccato, perché il momento storico che stiamo vivendo impone coraggio, visione, progettualità. Di misure dallo sguardo lungo, non di una distribuzione di prebende priva di valore per lo sviluppo e la qualificazione di un territorio.
Anche per la Provincia di Cremona avremmo potuto e voluto vedere, in aula, l’approvazione di misure per lo sviluppo infrastrutturale a beneficio di cittadini ed imprese, di sostegno del tessuto imprenditoriale che fatica a ritrovare serenità nella ripartenza post lockdown, di incentivi alla rigenerazione urbana, di implementazione delle infrastrutture digitali, anche per limitare il digital divide. Nulla di tutto ciò.
Abbiamo visto, invece, finanziamenti per rotatorie e, addirittura, manutenzione straordinaria delle pavimentazioni di alcune strade provinciali, con un’attenzione particolare, se non esclusiva, ai Comuni politicamente vicini. E gli altri? Sono forse gli altri figli di un Dio minore? Può essere l’affinità politica tra Enti Locali beneficiari e Regione l’unico criterio valido per la distribuzione di risorse?
Il post-Covid avrebbe potuto e dovuto essere l’occasione per un cambio di paradigma dello sviluppo. L’assestamento di bilancio era la prima, forse l’unica, importante, opportunità di marcare questo cambiamento. La Lega ha abbandonato ogni ambizione e deciso, invece, di mantenere le solite vecchie, cattive abitudini.
E a pagarne le spese saranno i cittadini.

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