A Luca Alini, infermiere dell’ospedale di Cremona, la mia vicinanza e solidarietà per gli insulti ricevuti via social.
Il suo post, dettato da stanchezza reale e preoccupazione per quanto vissuto in questi mesi, che tra l’altro ha già avuto modo di spiegare, non può essere oggetto di insulti e minacce di ogni tipo.
Non possiamo passare dal definirli “eroi” ad insultarli sui social.
Gli allarmismi vanno evitati, ma come ho già detto, chi ha responsabilità mantenga alta l’attenzione. Ed è in quest’ottica che credo vada visto il suo sfogo.
Ogni segnale ed episodio va seguito con grande attenzione. Abbiamo già sottovalutato una volta. Non possiamo permetterci di farlo ancora.
E non mi rivolgo certamente a chi lavora negli ospedali e nella sanità.
A ciascuno di noi la responsabilità personale di rispettare le regole: mascherina, distanziamento e igiene delle mani.
A Luca, a tutti gli infermieri, ai medici e al personale socio-sanitario vada tutto il nostro sostegno.