La blockchain, il ‘registro digitale’, applicato all’attività istituzionale di Regione Lombardia nel settore agricolo e, in particolare, alla tracciabilità dei prodotti. Questo il cuore della proposta di risoluzione approvata nel pomeriggio in consiglio regionale.
Favorevole anche il Gruppo regionale del Pd, come spiega Matteo Piloni, capogruppo in VIII Commissione Agricoltura: “I contenuti della risoluzione impegnano il presidente e la Giunta a collaudare esperienze di blockchain con il compito finale di verificare la qualità e la certificazione della filiera del cibo che arriva sulle nostre tavole. Quando parliamo di sicurezza alimentare le banche dati devono poter offrire una interoperabilità assoluta e trasparente, anche in base a precise linee guida. Si tratta, quindi, di sfruttare le potenzialità della tecnologia rispetto alla produzione agroalimentare”.
Ma con un’osservazione importante, come aggiunge Piloni: “Bisogna evitare costi più alti per il consumatore e minor competitiva del prodotto. Dobbiamo quindi porre molta attenzione a come vengono impiegate queste novità e quali saranno le conseguenze: la tecnologia deve migliorare il settore, soprattutto dal punto di vista della tracciabilità, e non avere effetti negativi. Molto occorre fare in questo senso per rendere la filiera agroalimentare sempre più trasparente e per garantire la qualità del cibo”.