“L’assessore Rolfi ne ha sparata un’altra: all’improvviso e dopo un silenzio assordante durato due anni su tutte le principali emergenze della nostra agricoltura, da cinghiali e nutrie all’etichettatura, dal sequestro delle carni alla cimice asiatica, l’assessore regionale, come risvegliato dal letargo, si è accorto che per due anni il suo governo e il suo ministro leghista non hanno fatto nulla. E perciò non si accontenta degli 80 milioni per la cimice asiatica, ma come al solito la butta in polemica”, commenta così Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd e capogruppo in VIII Commissione Agricoltura, le parole dell’assessore regionale Rolfi sulle risorse stanziate da Roma per combattere la cimice asiatica.
“Se questi soldi sono tanti o pochi ce ne accorgeremo a conti fatti e in caso magari provvederemo con gli atti necessari, ma vorrei dire all’assessore che non funziona così – prosegue Piloni –. Oltre tutto, voglio ricordare a Rolfi che poco più di un mese fa, durante la discussione sul bilancio, è stato bocciato il nostro ordine del giorno che chiedeva alla Giunta lombarda l’impegno di stanziare adeguate risorse per combattere la cimice asiatica e per sostenere il reddito delle aziende agricole colpite dal dannoso insetto. Quindi, Regione Lombardia è la prima che deve fare qualcosa di più, invece che solo criticare quando al governo non ci sono i suoi amici. A questo punto faccio mie le parole di monsignor Delpini, nostro ospite durante l’ultima seduta di consiglio regionale: coraggio, Rolfi, al lavoro”.