In questi mesi abbiamo posto questioni di urgenza per discutere di sanità, di morti sul lavoro, di occupazione, di clima. Lega e alleati ci hanno sempre risposto che “non è urgente!”
Oggi invece è stato convocato un Consiglio Regionale Straordinario perché, per la Lega, è urgente votare la proposta di un referendum per abrogare l’attuale legge elettorale. E pensare che la Lega potrebbe raccogliere le firme per questa proposta, ma invece usa le Istituzioni a proprio uso e consumo.
Per la Lega in Lombardia è più importante fare quello che ordina Salvini da Pontida.
Per questi motivi, e dopo la bocciatura da parte della maggioranza di due questioni pregiudiziali – basate sull’incostituzionalità del quesito che non darebbe luogo al referendum – insieme ai colleghi del M5S abbiamo deciso di lasciare l’aula in polemica con la maggioranza, dopo aver mostrato cartelli con la scritta “Il Consiglio regionale non è via Bellerio”, la via di Milano dove la Lega ha la propria sede nazionale.
La Lega ha voluto trasformare il Consiglio regionale in una succursale della sede del loro partito, negando ogni dibattito e approfondimento su un tema che riguarda la democrazia. Hanno agito sotto diktat di Salvini e questo è francamente intollerabile, se vogliono svilire l’istituzione lo faranno da soli, senza di noi. È una questione di rispetto della Regione e di chi essa rappresenta, non di maggioritario sì o maggioritario no, su cui il Parlamento avrà modo di discutere in modo serio e approfondito nei prossimi mesi.