Matteo Piloni/ Giugno 4, 2019/ Comunicati stampa, Rassegna stampa/ 0 comments

Tre modelli di intervento per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico molto inclusivi, che soddisfano le esigenze dei pazienti, delle famiglie e del contesto sociale, prenderanno corpo in forma definita entro luglio mentre la stabilizzazione delle risorse avrà bisogno di più tempo. Così l’Assessore alla Sanità Giulio Gallera ha risposto in Aula alll’interrogazione presentata dal gruppo del PD, che chiedeva alla Giunta impegni precisi per i progetti sperimentali di cura dell’autismo e il rispetto dei tempi previsti nell’interesse dei pazienti, delle famiglie e delle strutture che prestano loro le cure, che devono poter programmare l’offerta terapeutica.

“Le risposte dell’Assessore confermano la necessità di trasformare le sperimentazioni in corso in servizi permanenti. Ed è necessario che i tempi vengano accelerati. Questo per evitare di mettere in difficoltà gli enti che hanno l’onere della programmazione – spiega Piloni – Nel dettaglio i tre modelli di intervento individuati, ma ancora in fase di proposta, sono: quello abilitativo/riabilitativo in ambulatorio e nei contesti di vita del paziente, quello semi-residenziale e il case management. Tutti queste tipologie di intervento sono rivolte a persone di qualsiasi età, sia minori che adulti. Ricordo infine che l’autismo, che colpisce un individuo ogni mille e che in regione Lombardia manifesta circa 6.000 casi nella fascia di età tra 0 e 18 anni, ha bisogno di diagnosi e presa in carico precoce poiché intervenire quanto il processo evolutivo e’ ancora in corso permette di ridurre la disabilità.”

“Ricordo che da Crema, attraverso l’associazione CremAutismo, Asst crema e comunità sociale cremasca,  è stata presentata alla Regione una proposta che riguarda proprio la presa in carico attuando dei veri e propri Progetti di Vita. Mi auguro che l’assessore Gallera ne tenga conto premiando quei modelli che possono essere presi da esempio nell’ampliare e migliorare le politiche per l’autismo”.

Share this Post

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*