Una modifica urgente e indifferibile alla legge 157 del 1992, per permettere di far funzionare i diversi piani di abbattimento della fauna selvatica e nociva – che si tratti di cinghiali, di nutrie o di piccioni – è quanto il gruppo del PD torna a chiedere con forza all’assessore Rolfi, attraverso una interrogazione con risposta in commissione presentata nei giorni scorsi.
“Nello specifico – spiega il capodelegazione del PD in commissione Agricoltura Matteo Piloni – basterebbe una piccola modifica all’articolo 19 che, nella definizione dell’attuazione dei piani di abbattimento non prevede l’utilizzo delle cosiddette guardie venatorie volontarie, quegli operatori espressamente autorizzati dalla Regione, opportunamente selezionati e addestrati attraverso specifici corsi di preparazione alla gestione faunistica che sono previsti invece dall’articolo 41 della nostra legge regionale 26 del 1993”.
“Questa incongruenza normativa – sottolinea il consigliere – ha dato luogo a diverse situazioni spiacevoli e poco chiare, mettendo in difficoltà molte province che, non avendo ricevuto alcuna direttiva dalla Regione, sono state costrette a interrompere gli interventi su molti territori, con le conseguenze che possiamo immaginare”.
“Per il mancato accordo tra la Lega e il M5S a Roma, tutti i tentativi fino ad ora sono stati vani – fa sapere Piloni – non ultimo lo stralcio dalla legge di semplificazione di un emendamento che andava proprio in questa direzione”.
“Ci auguriamo che l’assessore Rolfi, in commissione, si assuma le sue responsabilità e ci dia le risposte opportune” conclude il consigliere dem.
ITR-3035-testo-presentato 07022019-faunaselvatica