IO
Sono nato il 2 novembre del 1980 a Crema, la “mia” città. Qui sono cresciuto con i miei genitori e i miei due fratelli, Massimo e Andrea.
Oggi abito nella piccola frazione di San Michele, nel Comune di Ripalta Cremasca, insieme a mia moglie Alessia e “il Marchese”, nostro figlio Giacomo.
La passione per la Musica
Fin da piccolo ero attratto dalla musica, tanto da andare a ballare nelle balere. Mia madre ricorda spesso che, già a cinque anni, chiedevo di suonare il pianoforte, fino a prendere per sfinimento i miei genitori che, a dieci anni, me l’hanno comprato.
Una passione che ho coltivato per otto anni, studiando da privatista. Non ho mai dato esami, né concorsi. Ho sempre e solo suonato per i fatti miei, e su quel pianoforte che ho ancora, mi sono divertito a scrivere canzoni che, ovviamente, nessuno ha mai ascoltato. Da qualche parte conservo ancora traccia di quelle musiche.
La musica è la mia più grande passione. Ricordo che alle elementari ho tenuto una lezione (si fa per dire) su “Il vecchio e il bambino”. Queste canzoni le ascoltavo ovunque. In macchina con mio papà, in negozio da mia mamma, a casa di mia nonna e mio zio. Guccini, De Gregori, Vasco, Zucchero, Mannoia, Jannacci, Gaber, Jovanotti e potrei proseguire in un lungo elenco. Soprattutto musica italiana. Ancora oggi, in macchina, la radio è sintonizzata su radio Italia Anni ’60. Non che oggi non ascolti, quando posso, le nuove leve della musica italiana e internazionale. Anzi!
Credo però che il motivo di questa passione risieda soprattutto nelle “parole”, nel significato dei testi: mi piaceva capire cosa dicono le canzoni. Non solo per la musica, ma anche per la scelta di certe parole.
Alt! Non vorrei però dare l’impressione di uno, con le cuffie, solo in disparte ad ascoltarsi le sue canzonette. Tutt’altro. Non sono mai stato da solo. Fin da bambino ho sempre avuto molti amici e altrettanti interessi.
Prima frequentando l’oratorio di Ombriano e giocando a pallacanestro sport che ho praticato per moltissimi anni e che, in un certo senso, mi ha fatto conoscere mia moglie Alessia. Poi, con le superiori, entrando a far parte di una compagnia di ragazzi sempre a Ombriano. Quelli che, oggi, sono i miei più cari amici. Ma più che girare per locali o altro, ci trovavamo in un garage di un nostro amico. Garage che è diventato la nostra seconda casa. La "nostra" comunità, la mia prima comunità oltre la famiglia.
Qui la prima “morosa”, il motorino, la patente, la prima vacanza da solo con gli amici, le partite a carte, gli scacchi. E ancora la musica, con le canzoni dei Nomadi. E le discussioni di politica, che ovviamente proseguono ancora oggi.
Musica e Politica
Un binomio che mi accompagnano da sempre, tanto da dedicarci praticamente tutto. Tanto da farle diventare la mia professione.
Alla musica ho dedicato gli studi universitari, frequentando la facoltà di Musicologia fino alla laurea nel 2007. Quando ho scelto di frequentare l’Università non ho pensato ad un lavoro, ma solo a cosa mi piacesse. E la musica è stata la risposta. Ho scelto in base alla passione, e continuo a farlo.
All’Università ho avuto modo di realizzare due pubblicazioni. La prima nel 2007 dedicata alle Sorelle Bettinelli, tre cantanti popolari di Ripalta Cremasca “scoperte” negli anni settanta da Sandra Mantovani, moglie dell’etnomusicologo Roberto Leydi. Questo lavoro è stata l’ultima testimonianza che ha visto insieme queste straordinarie sorelle e per le quali ho avuto l’onore di avere la prefazione da Giovanna Marini, che è stata poi a Crema in occasione della presentazione.
La seconda ha riguardato il Festival di Sanremo. Un libro scritto a sei mani con due professori che mi hanno stimolato moltissimo: Serena Facci e Paolo Soddu. Musica, storia e politica, insieme, nel raccontare un fenomeno tutto italiano, il Festival di Sanremo.
Il libro si intitola "Festival di Sanremo, parole e suoni raccontano la nazione", edito da Carocci nel 2011, e cerca di raccontare come la nostra democrazia ha affrontato sessantanni di cambiamenti epocali.
Forse con questi due libri riesco a trasmettere molto meglio la forte passione che ho per la musica e la politica. Ancora oggi le canzoni, che spesso cito, mi aiutano ad esprimere concetti ed emozioni nella mia attività politica.
Un’attività che è cominciata nella sinistra giovanile di Crema, tra il 1997 e il 1998. Avevo 17 anni e cercavo un luogo dove la mia passione potesse trovare sfogo, e l’ho trovato in un organizzazione di sinistra che a Crema era molto attiva, sia sotto il profilo delle iniziative che sotto quello amministrativo, perché proprio nel 1997 la sinistra a Crema aveva vinto le elezioni dopo quattro anni di giunta leghista.
Ed è anche grazie a questa esperienza, e soprattutto a quella della Consulta dei Giovani, che ho conosciuto la città e ho potuto partecipare alla sua vita, organizzando molte iniziative culturali e musicali: concerti, mostre, rassegne cinematografiche. E chi più ne ha più ne metta.
E sempre di musica mi sono occupato nelle prime feste de l’Unità a cui ho partecipato, occupandomi dello spazio dei giovani “la Birroteca”, dove abbiamo organizzato i concerti che chiudevano l’estate cremasca.
Grazie a queste esperienze ho conosciuto molti cantanti e l’aspetto più organizzativo della musica, attraverso i concerti.
Elio e le Storie Tese, Ivano Fossati, Marlene Kuntz, Caparezza, i Nomadi, Francesco Guccini, Sud Sound System, Mao, Dolcenera, Fabio Treves, Francesco Renga sono alcuni di quelli che ho conosciuto e che sono passati da Crema nelle iniziative che abbiamo organizzato.
Condividere e mettere insieme esperienze e capacità
Durante l’Università ho avuto altre due importanti occasioni per conoscere un altro aspetto della mia città, quello sociale.
La prima esperienza l’ho avuto grazie al servizio civile, che ho trascorso al Centro Socio Educativo. Un’esperienza straordinaria che ho potuto fare per caso, grazie al fatto che mi ero dimenticato di chiedere il rinvio del servizio militare per motivi di studio, e per la quale conservo un ricordo meraviglioso.
Poi tra il 2005 e il 2006 ho scelto di trascorrere un anno come servizio civile volontario presso la Comunità terapeutica “Cuore di Crema”.
Due esperienze diverse che mi hanno dato moltissimo. Più di quanto possa aver dato io.
L’esperienza del “Cuore” si è chiusa il 1 ottobre 2016, e l’indomani la Federazione dei democratici di Sinistra di Crema mi ha eletto suo coordinatore.
La Politica attiva
Qui comincia l’avventura: coordinatore prima e segretario di federazione poi, fino alla nascita un anno dopo del Partito Democratico, dove tutt’oggi milito e sono iscritto.
Nel 2007 ho iniziato anche la mia esperienza amministrativa, con le elezioni del Comune di Crema.
Elezioni che abbiamo perso e che mi hanno consentito di entrare in consiglio comunale come primo degli eletti (182 preferenze) nella coalizione di centro sinistra.
Grazie poi alle elezioni del 2012, che vinciamo, sono nuovamente eletto risultando il più votato, con 305 preferenze.
Un anno importante, non solo per le elezioni, ma soprattutto perché il 22 settembre Alessia mi sposa.
Ricopro il ruolo di Presidente del Consiglio comunale, incarico che lascio nell’ottobre del 2013 quando la federazione del PD della provincia di Cremona mi elegge segretario provinciale. Ma l’esperienza amministrativa prosegue, perché dopo pochi mesi entro a far parte della giunta di Crema in qualità di assessore all’urbanistica, ambiente e turismo. Esperienza lunga e straordinaria, per la quale credo di non essermi mai risparmiato, e che ho avuto poi modo di proseguire grazie alla riconferma alle elezioni amministrative del 2017.
Ma il 2017 è un anno importante non per questa vittoria, ma per l’arrivo di Giacomo, nostro figlio.
Ricordo perfettamente il momento in cui l’ho visto per la prima volta. Strillava come un urlatore degli anni sessanta, e ricordo il colore violaceo delle sue mani e dei suoi piedi. Una volta pulito, pesato e misurato me l’hanno messo in braccio. E lì ho capito che “io” non c’ero più. Ora c’è “lui”. Ed è meraviglioso.
Pochi mesi dopo arriva l’elezione in consiglio regionale, il 4 marzo 2018, grazie al sostegno di molti e alle 4217 preferenze prese.
Il mio slogan è stato “Diamoci da fare!”. Il mio obiettivo è quello di dare risposte e risolvere i problemi. Per me la Politica è questo. E in fondo anche la musica.
Sei grande Matteo, Continua sempre cosi.
Grazie davvero di cuore Emilio!!!! Un abbraccione, Matteo
Lo slogan ti corrisponde e i cittadini apprezzano..
e complimenti anche per la comunicazione.
Grazie davvero di cuore, Anna!!!!
Buongiorno
dopo aver letto dal giornale ilTorrazzo la lettera riguardante le
sorelle Bettinelli ; ho cercato di scoprire qualcosa in più di Matteo Piloni ;
ho scoperto della sua passione per la musica e della laurea in musicologia , sa la musica appassiona molto i giovani , si quella musica che anni fa ho ascoltato proprio come a fatto Lei . I cantautori italiani ecc . ma al contrario Suo non mi sono fermato a quello …….ho scoperto nel tempo che esiste molto molto di più , generi e stili musicali molto diversi , il Rinascimentale ,b il Barocco il Romantico e il Contemporaneo .
Oltre alle sorelle Bettinelli nella nostra città di Crema e dintorni abbiamo avuto grandi musicisti alcuni ancora oggi dimenticati , Leonetti , Benzi , Petrali, Pavesi , Gazzaniga, Carcani . Quali di questi compositori oggi viene rappresentato nelle sale da concerto della nostra città ?
Nessuno !
S. Carniti
Buongiorno. Grazie per avermi scritto.
Si, a Crema vengono celebrati i più noti, è vero. Ci vorrebbe una rassegna o comunque un modo per approfondire e divulgare la cultura e la storia musicale della nostra città. Matteo