“La Regione Lombardia ha deciso di mettere in discussione la selezione indipendente dei direttori generali delle strutture sanitarie lombarde – dichiara il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni -. Non vorremmo si tornasse al metodo della spartizione pura, cancellando l’unico argine alla discrezionalità politica. Ricordiamo ancora quando l’allora assessore leghista Bresciani rivendicava la nomina politica dei direttori generali. Fontana compie un passo nella direzione sbagliata e noi contrasteremo in commissione in Aula questa modifica. La terzietà e indipendenza della scelta, a partire dai componenti della commissione che dovrà selezionare i candidati, è un principio a cui non si può derogare.”
Con una proposta di modifica della legge regionale quadro sulla sanità, licenziata lunedì dalla giunta Fontana, la Regione si appresta a cancellare le procedure di selezione scritta e anonima degli ammessi al ruolo di direttori generali di ospedali e ATS. Si tratta del cosiddetto “quizzone” che nel 2015, al suo esordio, portò per la prima volta a una scrematura importante dei candidati alla direzione generale di ospedali e Asl in base alle competenze dimostrate, con la bocciatura di diversi dirigenti rimasti in carica per anni.
Se il progetto di legge sarà approvato, la Regione avrà una discrezionalità molto ampia.