L’incontro avvenuto in Regione Lombardia lo scorso giovedì sul raddoppio Piadena-Cremona è stato raccontato con toni assai trionfalistici, ma nessuno è stato in grado di rassicurare e placare la forte preoccupazione, emersa nel frattempo, su chi potrà garantire le risorse per l’aumento dei costi.
Se da un lato è estremamente importante evitare l’interruzione del servizio durante i lavori, il paventato aumento dei costi non può essere da meno. E su questo, ad oggi, non viene data alcuna garanzia.
Il progetto del raddoppio è una delle più importanti opere che la nostra provincia vedrà e non può essere affrontato con tanta approssimazione.
Se da un lato va riconosciuto a Rfi, soprattutto nella figura del commissario straordinario, di aver portato avanti le varie fasi del progetto con trasparenza e disponibilità, non si può dire lo stesso della parte politica, e cioè la giunta di Regione Lombardia.
Mi risulta, inoltre, che all’incontro convocato dall’assessore Terzi la scorsa settimana, il comune di Cremona non sia neanche stato invitato. Se così fosse, sarebbe un grave errore da recuperare quanto prima da parte della giunta regionale. Così come la grave mancanza di non coinvolgere i pendolari riguardo alla decisione di effettuare, in affiancamento all’attuale binario, i lavori durante la notte, cosa che provocherà inevitabili disagi.
E ancora: durante l’incontro non è stato preso in considerazione il resto del raddoppio, quello tra Cavatigozzi e Codogno, su cui, soprattutto nei pressi di Pizzighettone, ci sarebbe bisogno di chiarire le ipotesi di tracciato
Infine, il tema del consumo di suolo: dove sta scritto che con i lavori in affiancamento ci sarà un’effettiva riduzione di consumo di suolo? Sarebbe utile vedere prima l’ipotesi progettuale.
Lungi da me il voler fare inutile polemica. Anzi. Ricordo che lo scorso febbraio, in commissione Trasporti e infrastrutture del Consiglio regionale avevo posto la problematica a Rfi, sollecitando una soluzione che tenesse in considerazione sia la riduzione di consumo di suolo che il mantenimento del servizio.
Ma quest’opera è troppo importante per il territorio e ogni decisione deve essere presa avendo presente la sua fattiva e concreta sostenibilità, insieme alla certezza dei tempi e delle risorse.