Lo abbiamo chiesto l’altro ieri in Consiglio regionale contestando una norma voluta dalla destra che introduce una modifica alla legge regionale 12 del 2007 in materia di gestione dei rifiuti che, di fatto, apre la possibilità di aprire impianti di trattamento dei rifiuti in aree agricole di alto valore, come quelli a denominazione di origine controllata (DOC) e a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG). Aree, queste, in cui la normativa statale vieta qualsiasi impianto e che rischierebbero in questo modo di perdere di valore e di qualità.
La destra ci ha risposto un secco no, dimostrando ancora una volta una totale mancanza di sensibilità nei confronti del mondo agricolo e dell’ambiente.
Noi ribadiamo che non è pensabile mettere a rischio aree di alto valore agronomico ed economico e non smetteremo di vigilare perché questo non accada.