Si è costituito formalmente e ha cominciato a lavorare il tavolo congiunto delle Commissioni Ambiente e Agricoltura del consiglio regionale sul tema dei fanghi, voluto dal Gruppo regionale del Pd, ma ora Regione e Governo devono passare dalle parole ai fatti e sull’emergenza devono intervenire subito.
“Il Decreto del presidente Fontana del 7 agosto, pur essendo intervenuto tempestivamente, individua forme straordinarie e derogatorie di gestione dei fanghi solo ‘temporanee’, per un periodo di 3 mesi, di cui ne sono ormai già trascorsi quasi due – spiega il consigliere Pd –. Il Governo ora deve intervenire subito sull’emergenza con regole certe e chiare. I fanghi da depurazione possono rappresentare una risorsa, per il contenuto di elementi nutritivi quali azoto e fosforo, ed essere utilizzati come concimi per arricchire di sostanze i terreni, permettendo un minor utilizzo di fertilizzanti chimici. Questa opportunità deve però necessariamente essere valutata all’interno di un quadro di regole certe e stringenti, che garantiscano il rispetto di parametri di qualità e di purezza, impedendo effetti nocivi sul suolo e assicurando che non venga compromessa la qualità della produzione agricola”.
Il blocco dello spandimento dei fanghi da depurazione in agricoltura, a seguito della sentenza del Tar, ma dovuto soprattutto all’assenza di una norma nazionale specifica che stabilisca adeguati parametri per gli idrocarburi, sta creando grosse criticità in Lombardia soprattutto in relazione a stoccaggio, gestione e smaltimento dei fanghi. Basti pensare che nella nostra regione si producono quotidianamente 3mila tonnellate di fanghi.
Quindi, per Piloni e il Pd, “Regione Lombardia deve sollecitare il Governo affinchè approvi in tempi rapidi il decreto ministeriale tanto atteso o uno specifico articolo di legge che individui adeguati parametri per gli idrocarburi e permetta di risolvere la situazione di emergenza, in quanto, in assenza di decisioni, entro metà novembre gli spazi di stoccaggio dei fanghi raggiungeranno progressivamente in Lombardia la saturazione”.
“Naturalmente i lavori del tavolo regionale non si fermeranno al superamento dello stato di emergenza: il nostro impegno sarà rivolto anche all’elaborazione di proposte in grado di orientare la Lombardia verso soluzioni strategiche di lungo periodo. Siamo, tra l’altro, soddisfatti che sia stata accolta la nostra proposta di avviare le audizioni con tutti i soggetti interessati (agricoltori, ditte, ambientalisti, enti locali) in modo da poter decidere e legiferare al meglio in futuro, per quanto di competenza regionale” aggiunge Piloni.
“Come Pd non solo abbiamo chiesto la convocazione del tavolo tecnico congiunto urgente, ma abbiamo anche depositato un’interrogazione in cui si chiedono aggiornamenti all’assessore sulle azioni previste dalla mozione approvata dal consiglio regionale a fine luglio, proprio a partire da quell’azione sul Governo utile a sollecitare l’adozione del decreto ministeriale, il cui iter è in corso e che ha già avuto il parere favorevole in sede di Conferenza Stato-Regioni il primo agosto scorso” conclude il consigliere dem.