Ieri mattina, sulla Cremona-Treviglio, ancora un treno cancellato. L’ennesimo. Ormai la notizia c’è quando i treni sono puntuali, soprattutto sulla Cremona-Treviglio dove, ogni giorno, ci sono ritardi e soppressioni per guasti alle macchine o per i passaggi a livello.
Non solo per chi viaggia verso Milano, ma anche per quei pendolari, studenti e lavoratori, che si recano a Cremona, per i quali non c’è alternativa al treno.
Per quanto riguarda i guasti ai passaggi a livello, il prossimo 18 gennaio terremo un incontro con l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente e Rfi.
Per quanto riguarda Trenord, domani in occasione della discussione sul bilancio di Regione Lombardia, tornerò a chiedere il treno diretto Crema-Milano, un convoglio cadenzato ogni ora e senza cambio a Treviglio. Un progetto più volte promesso e mai realizzato che, mai come ora, di fronte a tale disastrosa situazione, risulterebbe tanto opportuno.
Per quanto riguarda poi i tanti disservizi legati ai treni, viene da chiedersi se le soppressioni non siano un modo di Trenord per risparmiare sui bonus, dal momento che, lo ricordiamo, il bonus vale solo per i ritardi e non per le cancellazioni.
A maggior ragione, dopo la notizia che nel nuovo contratto di servizio, per altri dieci anni sempre accordato a Trenord e senza alcuna gara, l’automatismo del bonus sarà cancellato. Da gennaio sarà infatti il pendolare a doverne fare richiesta e ci auguriamo almeno che la modalità non sia troppo complicata. Non vorrei mai che sia un modo per risparmiare sulla pelle dei pendolari.
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