La Lombardia rischia di perdere la grande occasione del Pnrr per propria responsabilita’. Non c’e’ alcun tipo di organizzazione del territorio sulle future case di comunità, non si affronta in maniera strutturale il problema del personale ma, anzi, si dà tutta la responsabilita’ a Roma. Siamo davvero in una situazione preoccupante con una Regione che si gira dall’altra parte.
L’assessore alla sanità Bertolaso, rispondendo lo scorso martedì ad una nostra interrogazione in merito, ha parlato di anarchia nel sistema sanitario lombardo e io sono molto d’accordo con lui: manca una politica regionale forte e anche una volonta’ di riorganizzare il sistema.
La cosa che mi preoccupa di piu’ e’ vedere che non c’e’ un piano riguardante le case di comunita’. Oggi, siamo circa a meta’ degli interventi ipotizzati o programmati.
E poi i medici di base, che non si trovano: in orovincia di Crenona ne mancano 75 (46 nel cremasco -praticamente uno in ogni Comune- e 29 nell’ambito cremonese-casalasco).
E poi ancora i tempi d’attesa, che continuano ad essere lunghi.
Credo che siamo davanti al fatto che la maggioranza di centrodestra non vuole mettere mano alla riorganizzazione del sistema sociosanitario. Di mezzo ci sono i cittadini lombardi e un diritto alla salute che non è sempre garantito.
vorrei darti una dritta per far comprendere ai malati cremonesi che senza il medico di base non ci si può curare e ne prenotare le visite
ACREMONA PER PRENOTARE UNA SEMPLICE VISITA SI PERDE DA UN ORA A DUE ORE
A PAGAMENTO NEI CENTRI PRIVATI 5 MINUTI
A CREMONA IL C.U.P.DEI 12 SPORTELLI SOLO 5 SONO APERTI (MANCANZA DI PERSONALE O UNA MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE A DANNO DI NOI MALATI
FAI UNA INTERROGAZIONE AL NOSTRO PRESIDENTE FONTANA CON TANTI AUGURI I MALATI
CREMONESI
Buongiorno sig. Scaccini. Grazie per la segnalazione. Sicuramente c’è un problema di personale, purtroppo. A livello regionale, finalmente e dopo anni di nostre richieste, si sta lavorando ad un unico centro regionale di prenotazione. Vedremo quando, cone e se darà risultati.