Matteo Piloni/ Aprile 3, 2023/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

In questi giorni è in discussione in commissione trasporti alla Camera il contratto di programmazione con Rfi. Al suo interno due buone notizie e una cattiva.

Per quanto riguarda il raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Cremona-Codogno, sono previste non solo le risorse per la prima tratta (Mantova-Piadena), già stanziate, ma anche i 705 milioni per la seconda fase che riguarda la tratta Piadena-Codogno, previsti nell’annualità in corso. E questa è una buona notizia.

Ciò che invece manca totalmente nel contratto di programmazione sono le risorse per l’elettrificazione della Parma-Brescia (risulta finanziato solo il tratto tra Brescia e San Zeno), e questa è una pessima notizia. Su questo mi auguro che i parlamentari del territorio si facciano carico di questa esigenza, per vedere elettrificata questa linea che, ricordo, essere tra le peggiori d’Italia. A tal proposito, insieme al collega di Mantova Marco Carra e alla collega di Brescia Miriam Cominelli, abbiamo già chiesto chiarimenti ad RFI e presenteremo un’interrogazione in regione per acquisire tutte le informazioni necessarie. Ricordo che, nel febbraio 2019, in commissione Trasporti del consiglio regionale, Rfi aveva comunicato l’avvio dello studio preliminare per l’elettrificazione, auspicando le risorse per la sua realizzazione nel contratto di programmazione.

La seconda buona notizia, sulla quale serve la massima attenzione, è la previsione del raddoppio della Cremona-Olmeneta. Sempre nel contratto di programmazione, oltre al milione già previsto per lo studio, sono inseriti i 49 milioni di euro per la realizzazione nel biennio 2024-2025. Se da un lato è importante questo inserimento, dall’altro bisogna fare in modo che queste risorse non slittino. Il raddoppio di questa tratta è molto importante sia per la seconda fase dei lavori della linea Mantova-Cremona, ma soprattutto per le ricadute positive che si avranno sulla linea Cremona-Treviglio.

Infine sul fronte cremasco, massima attenzione deve essere data al raddoppio della Paullese. Mentre il cantiere in corso nel tratto milanese prosegue e vedrà aperto il tratto tra la Muzza e la Teem in estate, mentre la conclusione dei lavori entro l’anno, rimane sul tavolo la necessità di perseguire con determinazione la tratta tra la Teem e Zelo (la cui progettazione sarà messa a gara entro l’anno) e soprattutto il tratto tra Zelo e il Ponte di Spino d’Adda compreso, che è la parte ancora oggi più delicata. Così come va colta positivamente la volontà dell’assessore regionale ai trasporti Franco Lucente la volontà di puntare sulla mobilità dolce. A tal proposito si inserisce il progetto di rete ciclabili portato avanti da tutti i comuni cremaschi, e su questo sarà importante aprire un dialogo con la Regione.

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