Oggi il rieletto Presidente Fontana ha dichiarato che sulla siccità deve intervenire il Governo perché la Regione non può fare nulla.
Dichiarazioni che suonano come una vera e propria ammissione di responsabilità.
Infatti in questi cinque anni nulla è stato fatto per affrontare il tema della siccità.
Tanto che adesso lo stesso Fontana è stato costretto ad appellarsi al Governo.
Ci è voluta un’intera legislatura per fargli capire che la situazione è grave. Ora non gli rimane che dichiarare lo stato di calamità naturale fin da subito.
Regione non ha fatto negli anni nulla di quello che avevamo suggerito e che era stato richiesto anche dalle tante associazioni di agricoltori e dai consorzi di bonifica: niente piano degli invasi, niente piano di sviluppo economico, niente piano rurale con le risorse per fare gli interventi.
Persino la risoluzione per combattere la crisi idrica è stata stimolata da noi. Eppure, nulla si muove. Non sappiamo nemmeno come Regione intenderà usare le risorse del Pnrr. Il problema di questi anni è stata l’assenza di misure importanti da mettere in campo.
Ormai non siamo più nemmeno in una situazione di emergenza e quest’estate la siccità sarà peggiore e con effetti peggiori di quella dell’anno scorso perché sta diventando strutturale. E di questo la politica regionale deve prendere atto. A Fontana e alla sua Giunta di centrodestra non rimane che dichiarare lo stato di calamità naturale e iniziare a lavorare sul serio per affrontare gli effetti della crisi climatica. Basta immobilismo, basta negazionismo come hanno fatto in questi cinque anni.