in #Fiera a Cremona. Prima per incontrare allevatori ed espositori insieme al Presidente Biloni e al direttore De Bellis – che ringrazio- e poi per partecipare al convegno promosso dalla rivista Ruminantia sulle opportunità e le necessità di ridurre l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente.
Ho trovato una fiera molto partecipata, nonostante le forti limitazioni e le difficoltà a cui Regione Lombardia ha contribuito.
Il motivo? Le disposizioni di Regione e del Ministero che hanno precluso la partecipazione ai capi appartenenti alle specie sensibili alla Bluetongue sull’intero territorio regionale, ad eccezione degli animali vaccinati e degli eventi riservati alla partecipazione locale.
Infatti alla fiera sono presenti solo una quarantina di capi esclusivamente di allevatori cremonesi, in quanto è stata vietata la partecipazione di allevatori di altre province.
Eppure poche settimane fa in Piemonte si è tenuta la fiera regionale della razza piemontese, a cui hanno partecipato amche allevatori lombardi? Questo perché il Piemonte ha avviato la vaccinazione volontaria per tempo. In Lombardia è stata avviata solo ieri, il giorno dell’apertura della fiera zootecnica internazionale di Cremona.
Dopo lo scippo della Mostra del Bovino che è stata spostata a Montichiari, la giunta lombarda ha dimostrato, ancora una volta, tutta la sua incapacità programmatoria e procurato un ulteriore grave danno alla nostra economia, non preparando per tempo il terreno per garantire il funzionamento di questa importante Fiera.
È questo il modo con cui le giunte Fontana considerano il nostro territorio? Purtroppo si.
Nonostante tutte queste difficoltà voglio ringraziare il presidente Roberto Biloni e il direttore Massimo De Bellis che sono riusciti a vincere la sfida, perché la Fiera, molto partecipata, è stata comunque un successo: pochi gli animali, ma tantissimo contenuto, molti espositori e numerosi convegni. E questo anche grazie agli allevatori che non hanno mollato. E giustamente stanno facendo sentire la loro voce.