Ero stato qui lunedì scorso. Un detenuto dalla finestra della sua cella ha urlato “venite a vedere come siamo messi. Non ce la facciamo più”. Il caldo di questo periodo è insopportabile per noi, figuratevi per chi sta dentro una cella. Il sovraffollamento, lo scarso numero di agenti, detenuti con patologie psichiche e psichiatriche, pochissimi medici. E il caldo, appunto.
Se non si interviene seriamente e velocemente per affrontare la realtà delle carceri, questi suicidi continueranno.