al carcere di Cremona dove ho partecipato alla presentazione di un progetto portato avanti dalla Garante dei diritti dei detenuti insieme alla direzione della struttura e la Provincia di Cremona. Si tratta di uno spazio dedicato al “caffè letterario”, individuato all’interno del carcere e attraverso il quale un gruppo di detenuti ha partecipato ad un corso per la somministrazione del caffè. Una piccola ma significativa iniziativa che punta a creare percorsi formativi e lavorativi per i detenuti. Uno di loro, prendendo la parola, ha detto, con un po’ di emozione:”Grazie di essere così in tanti oggi. Ci fate capire che non siamo soli!”. Soprattutto per questo è stato importante esserci.