Su questo bisogna essere chiari: la logistica incide notevolmente sull’economia regionale, rappresentando il 37% del fatturato nazionale, ma ha anche un impatto significativo sull’ambiente.
I territori non devono subire gli insediamenti logistici, ma governarli.
Questa legge rappresenta un punto di partenza essenziale per la gestione sostenibile della logistica. Massima attenzione deve essere posta non solo sull’aspetto economico, ma anche su quello ambientale e sulla qualità del lavoro. Proprio su quest’ultimo punto, per noi imprescindibile, abbiamo ottenuto l’impegno a promuovere e verificare l’applicazione di condizioni contrattuali e salariali corrette e idonee per le lavoratrici e i lavoratori impiegati nel comparto.
Inoltre, ora la pianificazione degli impianti non ricadrà più unicamente sui comuni, ma anche sulle province – per cui abbiamo ottenuto l’impegno a dare risorse- e sulla Regione. Noi avremmo preferito una maggiore presa di responsabilità da parte della regione per tutti gli insediamenti ma, intanto, iniziamo a recuperare il tempo perso.
Ora c’è una legge che dovrà essere un punto di partenza per governare la logistica, il suo sviluppo e le sue ricadute, sociali ed ambientali, sui nostri territori.
Sono soddisfatto del lavoro fatto per il quale ringrazio i colleghi del Gruppo PD Lombardia per la condivisione e il sostegno, i funzionari del gruppo e in particolar modo Veronica Gavazzi, gli assessori Terzi e Comazzi con i quali mi sono confrontato, il presidente di commissione Lobati per il confronto e la disponibilità dimostrata, i direttori e i funzionari delle direzioni generali così come tutte le realtà economiche e sociali che in questi mesi ho incontrato.