Matteo Piloni/ Luglio 10, 2024/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

“Hanno tolto la competenza ai comprensori alpini per quanto riguarda l’autorizzazione per gli appostamenti fissi. Hanno deciso che gli uccellini feriti vanno curati per poi essere mandati a morire. Hanno ritenuto che per controllare gli anellini basti un veterinario e fuori le divise dalle verifiche. Decisioni che superano ogni limite e fanno il male di chi pratica l’attività venatoria. Per questa destra la caccia è al limite della barbarie”, è il commento di Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, dopo la bocciatura degli emendamenti dei dem che chiedevano di rivedere gli emendamenti sulla caccia presentati dai consiglieri di Fdi e Lega.

“Togliere la competenza ai comprensori alpini per quanto riguarda l’autorizzazione per gli appostamenti fissi, fa male più a chi fa attività faunistica e venatoria che a noi che ci opponiamo. E non c’entra essere pro o contro la caccia, ma far sì che queste persone svolgano il loro lavoro nel modo migliore. Però questa volta con le richieste di modifiche alle norme sulla caccia, siamo andati ben oltre: qualcuno ha pensato anche all’uccellino ferito, da curare con attenzione, nutrendolo, tenendolo nella propria abitazione al caldo, per poi ucciderlo usandolo come richiamo vivo. È una follia. I cacciatori seri non fanno questo”, ha aggiunto Piloni, ricordando gli emendamenti di maggioranza.

“Ma sui richiami vivi, un tema che avrebbe necessità di maggiore attenzione, c’è un altro riferimento nelle richieste della destra: il controllo dell’uccellino, e dunque del suo anellino, deve essere lasciato solo al veterinario pubblico, quello, dunque, dell’Ats di riferimento, ponendo fuori da ogni verifica tutte le divise”, ribadisce il dem.

“In sintesi, dalla destra che governa la Lombardia abbiamo l’ennesima forzatura sulla caccia. Il tutto senza un piano faunistico venatorio, che è uno strumento programmatorio. Significa che invece di chiedere alla Giunta e agli uffici di Direzione generale di venire in Commissione Agricoltura a discutere di come dotarci di questo strumento, approfittiamo di ogni occasione per fare il male di chi conosce e frequenta il mondo faunistico venatorio. Noi siamo disponibili ad affrontare il tema caccia, ma in maniera organica, trasparente, ordinata, cogliendo appunto l’occasione del piano che Regione non può continuare a non avere”, conclude Piloni.

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