Matteo Piloni/ Gennaio 23, 2024/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

Le manifestazioni che gli agricoltori stanno organizzando in diversi paesi europei, Italia compresa, non devono essere sottovalutate o, peggio, etichettate come figlie di movimenti estremisti. Sarebbe un errore. Non c’è dubbio che l’Europa ha fatto molta fatica a elaborare insieme al mondo agricolo un progetto in grado di governare la transizione ecologica. Le istituzioni europee hanno però il dovere non solo di coinvolgere il mondo agricolo nel governo della transizione ecologica, ma anche di stringere con esso una solida alleanza. In questo quadro, purtroppo, si registra la totale inconsistenza politica e l’assoluta incapacità di guidare una questione europea così importante da parte dell’attuale commissario alle politiche agricole, ovvero il polacco Wojciechowski, esponente del gruppo ECR del quale fa parte anche Fratelli d’Italia. Ora, se l’agricoltura italiana è in mano a due “fuoriclasse” come Wojciechowski sul fronte europeo e Lollobrigida su quello nazionale, i nostri agricoltori non possono certo dormire sonni tranquilli. In questo caso, varrebbe la pena che il mondo agricolo alzasse la voce per chiedere che in ruoli di così alta responsabilità ci fossero persone più competenti.
Il primo obiettivo, dunque, dev’essere quello di assicurarsi un commissario europeo all’agricoltura all’altezza della sfida e non una macchietta della destra, anche se dobbiamo riconoscere che i sostegni al mondo agricolo provengono quasi esclusivamente dall’Europa. Ed è qui che, purtroppo per l’agricoltura lombarda, esiste uno scarto enorme, un abisso tra ciò che il nostro assessore regionale sostiene e ciò che la Regione fa davvero, nel concreto. Siamo perfettamente d’accordo: per l’agricoltura non c’è sostenibilità ambientale e sociale se non c’è sostenibilità economica. In poche parole, i redditi dei nostri agricoltori vanno sostenuti con politiche pubbliche serie e concrete.      È in questo quadro, lo ribadiamo, che c’è una distanza enorme tra ciò che si dice e ciò che si fa. Per queste ragioni continueremo a presentare proposte costruttive nell’interesse esclusivo della nostra agricoltura, con la speranza che la destra lombarda si renda più disponibile al confronto e sappia cogliere ciò che di buono anche l’opposizione è in grado di proporre, a partire da una mozione che chiede alla Regione di destinare, attraverso Finlombarda, 15 milioni di euro per sostenere i produttori di carne e latte. Vedremo se finalmente il centrodestra che governa la Lombardia riuscirà a essere coerente e a trasformare in azioni concrete quel che racconta.

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