Egr. Direttore
le stime di crescita per il 2024 del nostro Paese si attestano intorno allo 0.8%. Stessa percentuale per la nostra Regione, la Lombardia. E’ la prima volta che accade. Solitamente la Lombardia cresceva il doppio dell’Italia, e proprio per questo viene solitamente definita regione “locomotiva d’Italia”. Una locomotiva che però ha smesso di correre. Significa che c’è una stanchezza del sistema che soffre una debolezza politica di chi lo dovrebbe guidare. E gli imprenditori e il sistema produttivo lombardo questa stanchezza la vede. Proprio in un momento in cui, invece, ci si aspetterebbe una presenza di una politica regionale forte e autorevole, ma che non c’è. Il secondo mandato di Fontana sembra già a fine corsa, e questo a soli pochi mesi dalle elezioni regionali.
Finlombarda, che è la “banca” di regione Lombardia, ha in “pancia” oltre 400 milioni di euro destinati alle imprese che non è riuscita a spendere. Soldi che potevano essere utilizzati per iniziative di agevolazione e accesso al credito, piuttosto che per sostenere gli investimenti del comparto industriale, come abbiamo chiesto lo scorso luglio in consiglio regionale, vedendo già allora i numeri di oggi. Non è quindi una questione di soldi, ma di scelte e di efficienza.
Le risorse ci sono ma gli strumenti per farle atterrare non funzionano. Così come non funzionano le scelte con le quali vengono dirottate le risorse, spesso solo per “propaganda” e tenere alimentata una “retorica” che non servono a dare risultati utili e concreti.
Ci sono problemi nuovi e complessi che necessitano di occhiali altrettanto nuovi. E serve una Politica regionale ambiziosa e autorevole, che l’attuale maggioranza di centrodestra non è in grado di garantire.
Matteo Piloni
Consigliere regionale PD
