Matteo Piloni/ Ottobre 17, 2023/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

30 milioni di euro: a tanto ammontano i danni in agricoltura che sono stati stimati dagli uffici regionali preposti, in particolare dall’ufficio territoriale regionale di Cremona, in merito agli eventi atmosferici avvenuti tra il 21 e 27 luglio scorso e che vedono interessati 32 comuni della nostra provincia, a seguito della delibera della giunta regionale che contiene la proposta al MASAF (Ministero agricoltura, sovranità alimentare e foreste) di riconoscimento dell’eccezionalità degli eventi atmosferici e specificazione delle provvidenze.
I danni sono principalmente riconducibili alla grandine e al vento che hanno compromesso colture, strutture, macchine, scorte e attrezzi ed impianti. Il forte vento ha smantellato le colture erbacee distruggendo una media dell’80 – 90% del prodotto ormai pronto per il raccolto, le piante dei vivai e dei boschi hanno riportato lesioni tanto significative da renderle incommerciabili.
Nello specifico, sono stati richiesti gli indennizzi per 25 comuni del territorio cremasco, che hanno registrato danni alle strutture (non assicurabili), scorte e attrezzature, per un importo complessivo pari a 29.460.184,74 di euro di cui 1.000.840,00 di euro attribuiti agli impianti aziendali produttori di energia (fotovoltaici e biogas). Una incidenza percentuale del danno sulla PLV (percentuale lorda vendibile) media ordinaria dell’area delimitata pari al 48,05 %. Si tratta di 347 richieste su 727 segnalazioni ricevute. Mentre per i danni alle infrastrutture agricole, i danni stimati sono di 690mila euro e riguardano le rogge denominate Alchina, Comuna e Rivoltana di competenza del Consorzio Dunas e il Consorzio Naviglio della Città di Cremona.

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