Oggi in Consiglio regionale abbiamo chiesto che Regione Lombardia giocasse un ruolo da regista nel tutelare migliaia di famiglie e aziende edili del nostro territorio, permettendo loro di portare almeno a termine i lavori iniziati grazie al Superbonus. La stessa destra che ha stroncato il provvedimento ha anche deciso di lasciare in mezzo al guado, in difficoltà, cittadini e imprese lombardi.
La destra lombarda, nonostante l’appello accorato delle associazioni di categoria e l’intervento delle forze di opposizione, ha deciso di scaricare sul Governo centrale la responsabilità di far ripartire la cessione dei crediti maturati da privati, imprese e tecnici nel 2021, 2022 e 2023, come richiesto dai gruppi di minoranza, anche intervenendo tramite le partecipate statali quali Poste italiane e Cassa Depositi e Prestiti. La maggioranza ha respinto ogni tipo di confronto con le associazioni di categoria e le imprese pubbliche e private che da tempo chiedono la piena riattivazione del meccanismo di cessione dei crediti nonché di semplificazione delle modalità di accesso ed erogazione del Superbonus. A rischio ci sono moltissime famiglie che hanno avviato lavori edili, così come altrettante aziende che hanno scontato il credito in fattura e rischiano di non rientrare nelle spese sostenute. Da Palazzo Lombardia ci aspettavamo un aiuto determinante a sostegno del tessuto economico lombardo che per ora non è arrivato.