In Lombardia una famiglia spende fino a 500 euro per i libri di testo di ciascun figlio che studia alle superiori.
Un conto esorbitante che in molti non possono permettersi, in particolare in questo momento in cui il caro prezzi pesa come un macigno sulle tasche di tantissime persone.
A fronte di un’enormità di domande, 166mila, per accedere al bando “Dote Scuola” dedicato alle famiglie meno abbienti, la Regione redistribuisce a chi rispetta i criteri appena 200 euro.
In Consiglio abbiamo chiesto alla Giunta di alzare il contributo regionale per ogni studente almeno a 300 euro e di allargare la platea dei beneficiari. Dobbiamo garantire un aiuto concreto di Dote Scuola a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi lombardi che ne hanno bisogno.
Lo studio è un diritto. Non un privilegio di chi se lo può permettere.