Contro le parole di Attilio Fontana che, a Bruxelles, ha definito folli le misure europee di contenimento degli inquinanti atmosferici, interviene il consigliere del Pd Matteo Piloni.
“Avremmo voluto una Lombardia coraggiosa che chiedesse non sanzioni, contro l’inquinamento atmosferico, ma più risorse all’Europa – dice Piloni – avanzando una serie di proposte per la mobilità sostenibile, il riscaldamento domestico, l’agricoltura e il verde. Ci ritroviamo, invece, con una Lombardia che non ha nessuna intenzione di mantenere le scadenze previste dal Parlamento europeo e che cerca di avere una dilazione dei tempi per il raggiungimento dei risultati o una revisione dei programmi, questo a prescindere dagli accordi nazionali già sottoscritti. Oltretutto, mentre in commissione stiamo discutendo il Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile, non si conoscono i termini di questo documento che oggi l’assessore Maione e il presidente Fontana presentano in Europa. È possibile prenderne visione? Lo abbiamo chiesto in commissione, anche per sapere se il PRSS della dodicesima legislatura è costruito sull’ipotesi contenuta nel documento presentato a Bruxelles o su ciò che ci si attende dal doversi attenere alle regole previste ad oggi dal Parlamento europeo. Al momento, per quanto riguarda il miglioramento della qualità dell’aria, dalla tabella presentata nel PRSS si evince che il target di concentrazione di PM10 arriverà a 25 microgrammi/m3, in coerenza con le nuove proposte europee, mentre nulla ci sembra di vedere riguardo alle emissioni di PM 2,5 e di NO2. Ci sembra quindi un pericoloso passo indietro quello tentato oggi in Europa e un PRSS molto poco incisivo su un problema che grava sulla salute di tutti noi lombardi”.