In Lombardia ci sono circa 30mila cittadini ucraini rifugiati. Oltre 150mila in tutta Italia.
A tutti i profughi in arrivo dall’Ucraina, a partire dallo scoppio della guerra, era stato rilasciato un permesso di soggiorno per protezione temporanea che ha consentito loro di regolarizzare la propria posizione, avere un codice fiscale, un domicilio e un lavoro regolare (per chi l’ha trovato). Questi permessi, sia per chi è arrivato subito, sia per chi è arrivato dopo, hanno scadenza il 4 marzo.
Tra 3 giorni!
I contratti a tempo determinato scadevano a ridosso del termine del permesso di soggiorno. I datori di lavoro non possono rinnovare i contratti se non hanno la sicurezza della proroga dei permessi di soggiorno.
Il Governo ha deliberato la proroga dello stato di emergenza per tutto il 2023, ma ad oggi questi cittadini, rivolgendosi anche alle questure, non hanno indicazioni circa la possibilità di rinnovo del permesso temporaneo, che dovrebbe essere di altri 6 mesi.
Senza queste indicazioni il rischio è che possano perdere il posto di lavoro.
Per questo motivo sono urgenti indicazioni chiare da parte del Governo che, ad oggi, non ci sono.
Ps: questa sera, dalle 20.45, è stata organizzata dalla Diocesi di #Crema una marcia silenziosa della Pace. Io ci sarò!