Matteo Piloni/ Febbraio 8, 2023/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

La sanità è stato il tema centrale di questa campagna elettorale, e dovrà continuare ad esserlo.
Il Governo con la sua prima legge di bilancio ha ridotto i finanziamenti alla sanità pubblica, riportandoli ai livelli del 2019, e cioè prima della pandemia. Inoltre sta pensando ad una legge sulle assicurazioni nella sanità. Due condizioni che rischiano di dare il colpo di grazia ad una sanità pubblica già fragile che, invece, dovrebbe essere sostenuta e oggetto di investimenti.
Cosa c’entra questo con la Lombardia? Semplice. Se dovesse vincere Fontana , con una maggioranza a trazione Fratelli d’Italia, non solo non si opporrebbe a questo ulteriore indebolimento, ma lo favorirebbe.
Al contrario noi dobbiamo e vogliamo rafforzare la sanità pubblica, sia in termini di servizi – abbattendo le lunghe liste d’attesa – che di personale, valorizzando quello che c’è e incentivandone di nuovo. E per farlo serve tenere alta l’attenzione anche sul nostro Ospedale, di cui si è parlato troppo poco in questa campagna elettorale. L’Ospedale di #Crema soffre una serie di difficoltà che molti ospedali soffrono e il “clima” al proprio interno non è dei migliori.
Stanchezza e incertezza sul futuro pesano sul personale già provato dalla pandemia. E allora noi dobbiamo tenere alta l’attenzione sul nostro ospedale, che deve rimanere a Crema ed essere il punto di riferimento del cremasco, e che serve un bacino di 165mila abitanti, e anche di più. Complice la pandemia, in Regione siamo riusciti ad ottenere qualche risultato che riguarda il ripristino di primariati che erano stati tolti (come ad esempio oculistica) o la trasformazione di strutture semplici in complesse (come per Cure Palliative). Risultati importanti che servono a rafforzare un presidio ospedaliero. Ma non bastano. Alcune professionalità hanno stipendi più bassi rispetto agli stessi livelli di altri ospedali, e noi dobbiamo invece pretendere che Regione Lombardia metta risorse per adeguare gli stipendi per trattenere e valorizzare il personale che c’è, insieme agli investimenti per attrarne di nuovo, rendendo i concorsi più “veloci” e appetibili. Puntando al rafforzamento del Pronto soccorso, urgentissimo, e alla riduzione di liste d’attesa che, anche sul nostro territorio, sono troppo lunghe. Arrivare per tempo alla diagnosi significare salvare la vita alle persone.
Investire sul nostro ospedale significa investire sul futuro della salute del nostro territorio e dei cremaschi.
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