Come avevo e avevamo chiesto l’indomani dal violento nubifragio dello scorso 4 luglio che ha colpito Cremona e parte del cremonese, lunedì scorso la giunta regionale ha inoltrato al Governo la richiesta dello “stato di emergenza”.
Un atto necessario, non scontato, che può aiutare i territori colpiti a ricevere gli indennizzi me esseri per i danno avuti. Una possibilità e non una certezza, purtroppo.
Ciò che è certo è che questi “eventi” sono sempre più frequenti e serve un cambio di rotta per affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici. Servono anche politiche regionali mirate, che ad oggi non ci sono.
Non ci si può limitare sempre e solo a chiedere al Governo, qualunque esso sia. Servono programmazione e risorse dedicate.
Due elementi che oggi, in Lombardia, mancano.