SICCITÀ: “GARANTIRE GLI AFFLUSSI AL LAGO DI COMO DURANTE IL WEEK-END PER SALVARE IL SALVABILE”
Tutti ci auguriamo la pioggia, ma ci sono ancora delle azioni da mettere in campo per salvare il salvabile. Una è emersa oggi dell’audizione che ho chiesto in commissione agricoltura con l’Amministrazione del Naviglio Civico della città di Cremona, il Dunas, il consorzio irriguo cremonese e il consorzio Navarolo: garantire afflussi di acqua dagli invasi idroelettrici al lago di Como, evitando di interrompere le turbine nel week-end, non per chiedere più acqua, ma per non interrompere gli afflussi. Una proposta che arriva dai consorzi di irrigazione e di bonifica, soprattutto quelli di Cremona, e che ho chiesto alla giunta di fare propria.
Fino a che non arriva la pioggia ci sono solo due modi per salvare il salvabile: rilasciare acqua dagli invasi alpini e derogare il deflusso minimo vitale, anche per i reticoli idrici minori. E su questo la Regione Lombardia si è mossa in grave ritardo. Un ritardo che però non possiamo più permetterci.
Dobbiamo lavorare dunque, fin da subito, per predisporre un grande piano di prevenzione che crei le condizioni per utilizzare gli invasi già esistenti, come quello delle cave dismesse, così da non compromettere altro suolo.
Nella sola Lombardia, riconvertendo a bacino idrico il 10% delle cave dismesse, si potrà contare su un incremento della riserva d’acqua, pari a 90 milioni di metri cubi. Se durante l’inverno non nevicherà, il prossimo anno saremo nelle stesse condizioni di oggi. Ecco perché serve agire oggi per domani. Attraverso i piani di bonifica e la revisione delle concessioni.
Infine, un altro tasto dolente: la Regione deve fin da ora riflettere su quali azioni dovrà mettere in campo per quelle aziende che a causa della siccità si troveranno nelle condizioni di chiudere.