Matteo Piloni/ Giugno 22, 2022/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

Il rilascio di maggiore acqua da parte dei concessionari del servizio idroelettrico deciso la settimana scorsa è stato tardivo e nella grave situazione in cui ci troviamo oggi non è certamente sufficiente, anche se oggi gli stessi gestori hanno dichiarato di non poter fare di più. La Regione si è mossa assai in ritardo e ha sottovalutato la situazione, basti pensare che la nostra mozione sui cambiamenti climatici risale ormai a tre anni fa, al 27 giugno 2019, quando già allora sollecitavamo la giunta lombarda, chiedendo lo stato di emergenza: una presa di coscienza che avrebbe poi generato iniziative più opportune, anche rispetto alla programmazione e alla prevenzione, ma che purtroppo la maggioranza dell’aula non ha recepito. Oggi la situazione è ormai sotto gli occhi di tutti, ma serve un grande piano di prevenzione che preveda la realizzazione di nuovi invasi e la revisione delle regole del deflusso minimo vitale per poter garantire l’acqua anche ai reticoli idrici minori.
Le nostre proposte non si fermano.
Proprio qualche giorno fa abbiamo chiesto all’assessore Fabio Rolfi di rifinanziare il bando per il rinnovo dei sistemi di irrigazione e chiediamo ora alla Regione di istituire un tavolo con le province per snellire le pratiche per l’autorizzazione di nuovi pozzi.
Abbiamo anche chiesto alla Regione di immettere idrobond per fare prestiti alle società che gestiscono il servizio idrico integrato per proseguire e accelerare gli interventi di messa in sicurezza delle reti, oggi messi in discussione dal caro-prezzi e dalle difficoltà di reperimento dei materiali.
Noi sosteniamo assolutamente la richiesta al governo dello stato di emergenza, ma ribadiamo che la giunta doveva muoversi prima. Il cambiamento climatico è in atto da tempo, ma sembra che dalle parti di palazzo Lombardia se ne siano accorti solo adesso.
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