Matteo Piloni/ Giugno 9, 2022/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

🔴🔴 EMERGENZA SICCITÀ: SERVE UN INTERVENTO URGENTE.
Un intervento urgente e deciso per risolvere le numerose problematiche che l’emergenza idrica sta causando a numerose aziende agricole del territorio e in particolare del Cremasco.
L’ho chiesto in queste ore all’assessore regionale all’agricoltura segnalando un problema specifico che si somma alla già difficile situazione per la quale ho presentato una interrogazione urgente che sarà affrontata martedì prossimo in consiglio regionale.
Oltre alla situazione emergenziale d’eccezione che non si viveva dal lontano 1946, il territorio cremasco sta vivendo un ulteriore problema.
Si tratta della zona del Cremasco nella zona tra Pandino, Rivolta d’Adda, Spino d’Adda, Dovera e Agnadello, dove la situazione è fortemente critica perché la poca acqua rilasciata sta riempiendo la falda dei fontanili, già vuoti, e qui di non disponibile per l’irrigazione dei campi.
Nondimeno diventa importante per il futuro immediato individuare e pensare una programmazione, organizzazione e gestione alternativa delle risorse idriche, onde evitare che alcuni territori siano più penalizzati di altri. Esiste infatti l’asta principale dei fiumi, ma anche un reticolo minore, che non può essere prosciugato per garantire il Deflusso minimo vitale all’asta principale.
È da molto tempo che la situazione è assai critica, eppure ci si muove sempre e solo in emergenza. E in ritardo. Anche i gestori delle rogge e i consorzi di bonifica sul territorio sono a loro volta in difficoltà. La Regione deve uscire dal torpore, porsi il problema in modo serio e prendere in tempi brevi le contromisure possibili, perché per le campagne rimane poco tempo, se non arriveranno piogge abbondanti fuori stagione, prima che l’annata di produzione vada irrimediabilmente persa. Ho chiesto ripetutamente all’assessore Rolfi di intervenire e glielo richiederò martedì in Aula, sperando che la risposta sia questa volta accompagnata da una data precisa e da elementi convincenti, pensando anche a misure di gestione alternativa e ottimizzata delle risorse idriche. Le aziende agricole non possono più aspettare.
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