Il proscioglimento di un amministratore è comunque una buona notizia, per la persona in primis. Il caso del presidente Fontana non fa differenza, da questo punto di vista.
Ma il piano giudiziario è una cosa, e appartiene ai giudici, mentre quello politico è un’altra.
E sul piano politico rimane netto il giudizio negativo, di grave inadeguatezza, dell’operato di Fontana e della sua giunta leghista, che in tutta la fase della pandemia hanno commesso errori importanti: penso al disastro della medicina territoriale, all’organizzazione folle della campagna vaccinale per anziani e fragili nei primi mesi del 2021, all’incapacità di approvvigionamento dei vaccini antinfluenzali per il primo inverno in pandemia.
Nel cremasco, nel cremonese e nel casalasco tutti i cittadini hanno toccato con mano quegli errori. E non aggiungo altro.
Fontana esce dalla imbarazzante vicenda dei camici, ma che tale rimane. Basti ricordare il bonifico da 250mila euro da un conto svizzero per compensare il cognato del mancato guadagno. La realtà non cambia: la sua amministrazione è stata un disastro.
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