Matteo Piloni/ Aprile 28, 2022/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

In Lombardia, 7 medici su 10 sono a rischio “burnout” (termine di origine inglese che letteralmente significa “bruciato”, “esaurito” o “scoppiato”), mentre 4 su 10 soffrono di disturbi dello spettro depressivo. Questi sono i numeri, allarmanti, che emergono dall’indagine che l’Università Bicocca ha svolto per conto di Anaao Assomed, l’associazione dei medici dirigenti.
Le donne e gli specializzandi sono le categorie più colpite e più a rischio: non riescono ad essere “autoefficaci”, ovvero ad avere una adeguata conciliazione vita-lavoro. La pandemia ha aggravato questa situazione e l’87% degli intervistati ha dichiarato che la propria condizione personale è peggiorata.
Numeri preoccupanti: il disagio degli operatori sanitari, infatti, si riflette sulla qualità del servizio e rischia di ripercuotersi anche sulla salute dei pazienti.
La Regione per troppo tempo ha fatto finta di non conoscere la pesante situazione di medici e operatori sanitari, serve un maggiore impegno per tutelare le condizioni di lavoro dei medici, investire sulla formazione e garantire un reale ampliamento degli organici. In Lombardia servono più medici perché possa essere garantita la salute di tutti i cittadini.
Inoltre, circa un anno fa, come PD, abbiamo presentato una proposta di legge, approvata all’unanimità dal consiglio regionale, per la sicurezza degli infermieri negli ospedali. Su questo specifico punto, martedì prossimo, chiederemo a Fontana e Moratti perchè non l’hanno ancora resa operativa!
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