La Regione introduca negli appalti l’obbligo per le imprese edili di applicare il contratto nazionale, a tutela nella sicurezza nei cantieri. A chiederlo, con una proposta di risoluzione che sarà portata all’attenzione della Commissione infrastrutture e territorio, sono i consiglieri regionali del Pd Carmela Rozza e Matteo Piloni che spiegano: “La Legge nazionale di Bilancio 2022 ha prorogato, la disciplina delle agevolazioni fiscali in materia di edilizia, dal Superbonus 110% ai bonus ordinari, un intervento normativo che rappresenta un elemento fondamentale per la realizzazione della transizione ecologica e per il rilancio del settore che ha portato, secondo i dati della Fondazione studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, a settembre 2021 una produzione aggiuntiva di 15,7 miliardi di euro nel sistema economico e 120mila posti di lavoro in più”.
“Il superbonus- spiegano i consiglieri dem- ha portato nel secondo semestre del 2021, alla creazione di 64 nuove imprese edili al giorno, per un totale di 11.600 imprese a fine dicembre, una crescita esponenziale di aziende neocostituite e di riconversioni improvvisate, prive delle necessarie competenze professionali, che ha portato a una moltiplicazione incontrollata degli operatori, con un numero significativo di truffe, gravi irregolarità nei cantieri, soprattutto relative alla sicurezza sul lavoro, come dimostrano i dati dell’Ispettorato del lavoro che nel 2021 ha registrato 13 mila infrazioni, metà relative all’inadeguatezza delle misure di protezione e sicurezza nel caso di caduta dall’alto. Il tasso degli incidenti nei cantieri registrati negli ultimi mesi è aumentato del 30% e il numero di morti è aumentato del’11%, in un anno sono passati da 114 a 127. A peggiorare lo stato delle cose c’è l’esplosione del ‘lavoro grigio’, ossia il numero di lavoratori autonomi assunti irregolarmente a cottimo, intermittenti, apprendisti, tirocinanti, operai a progetto, in associazione, in partecipazione”.
“Un quadro allarmante – denunciano Piloni e Rozza- che ha già portato il Governo a emanare un decreto legge, il 25 febbraio scorso, che introduce misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in edilizia. Tra le misure il provvedimento introduce l’obbligo di applicazione dei contratti collettivi del settore edile, nazionali e territoriali, nei cantieri temporanei e mobili dove si svolgono lavori finalizzati alla fruizione di bonus fiscali edilizi, questo per assicurare una formazione adeguata e incrementare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro, contrastare gli infortuni, il dumping tra imprese e il fenomeno del caporalato. Un provvedimento che ha visto il sostegno delle associazioni datoriali e sindacali degli edili”.
“Anche in considerazione del fatto che la Lombardia è la prima beneficiaria delle agevolazioni legate al superbonus- concludono Rozza e Piloni-, con 3, 5 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione, e che il rischio di irregolarità e di mancanze di tutela è altissimo, chiediamo alla giunta di fare la sua parte. E’ necessario attivarsi presso il Parlamento per sollecitare una rapida conversione in legge del decreto del 25 febbraio, ma soprattutto imporre l’obbligo di applicare il contratto nazionale nelle procedure d’appalto della Regione e degli altri enti del sistema regionale (Sireg) e fare pressione sui Comuni lombardi perché adottino le stesse misure”.