Per l’ennesima volta Regione Lombardia cambia la normativa regionale sull’abbattimento dei cinghiali. E per l’ennesima volta la proliferazione incontrollata degli animali selvatici è colpa di altri, ora degli Ambiti territoriali di caccia, ora dello Stato. Mentre le responsabilità sono anche in capo alla Regione, che negli anni ha fallito l’obiettivo di costruire un piano serio e di lunga durata.
Non sfugge che il problema dei cinghiali, portatori di devastazione per gli agricoltori e ora monitorati perché possibili veicoli della peste suina, non sia di facile soluzione. Ma è evidente che la totale assenza di strategia, di intesa con le parti interessate non ha portato fin qui a nulla. Anzi, il fastidioso scaricabarile nei confronti degli Atc e i continui cambi in corsa delle norme sono stati inutili se non addirittura dannosi.
In Lombardia non esiste solo il Covid. La nostra Regione ha bisogno di una guida più seria per le problematiche quotidiane dei suoi cittadini e delle sue imprese.