Mentre ci troviamo nel pieno della quarta ondata, con mascherine che tornano anche all’aperto nei centri urbani pur di tenere a bada la pandemia, Regione Lombardia che fa? Decide di tagliare, a partire dal 2022, le forniture di tamponi e dispositivi di protezione individuali (guanti, mascherine) a strutture che ospitano fragili, anziani e persone con persone con disabilità. Una decisione inaccettabile che dimostra come i vertici regionali abbiano perso il contatto con la realtà. Quante ondate Covid servono, quanti morti sono necessari, prima che la Regione si renda conto che queste strutture sono da tutelare e non da esporre al rischio così gratuitamente? Si riveda subito questa decisione pericolosa.
Questa rete viene da due anni profondamente traumatici sotto il profilo sanitario, economico e umano. Eppure è ormai un anno che molte strutture per persone con persone con disabilità o anziani lamentano enormi ritardi nella fornitura dei tamponi Covid, dovendo per forza provvedere in autonomia, nonostante i bilanci messi a dura prova. Noi non dimentichiamo la tragedia che si è consumata nelle residenze per anziani nella prima ondata. Possiamo dire lo stesso di chi prende le decisioni a Palazzo Lombardia e taglia su prevenzione e diagnosi? La scelta di scaricare chi si prende cura dei più fragili da un giorno all’altro purtroppo parla forte e chiaro.