Oggi finalmente a Cremona si è parlato di trasporto ferroviario come si dovrebbe sempre fare per poter affrontare e risolvere tutte le questioni che riguardano i nostri territori.
Un incontro molto importante da cui abbiamo tratto qualche conferma positiva e qualche criticità.
Sicuramente ottima la notizia dell’arrivo di nuovi treni, nella seconda metà del 2022, sulla Cremona-Treviglio, Cremona-Brescia e Parma-Brescia. Parliamo di 6 treni Donizzetti per le prime due linee e di 8 treni Colleoni per la tratta Parma-Brescia, questi ultimi che sostituiranno interamente le motrici diesel 668 attualmente in uso.
Sarà nostra cura monitorare la tempistica, soprattutto per quanto riguarda la Parma-Brescia che è una delle linee peggiori, anche a livello nazionale, e sulla quale non possiamo più permettere che viaggino treni diesel. Positivo anche l’impegno di Rfi, per il 2022, relativo agli studi di fattibilità del raddoppio della Cremona-Olmeneta e del programma di elettrificazione della Parma-Brescia.
Due le note che rimangono critiche.
Una riguarda la linea Mantova-Cremona-Codogno, dove, se è vero che prosegue il percorso per il raddoppio ferroviario, non sono previsti però nuovi convogli, nonostante anche qui i disagi causati dall’obsolescenza dei convogli siano all’ordine del giorno: anche oggi, per esempio, è stato cancellato il 14,26 diretto a Codogno. Anche su questa linea servono treni nuovi.
L’altra nota dolente che andrebbe affrontata una volta per tutte, riguarda i passaggi a livello che nella nostra provincia sono ancora troppi, più di 60 solo sulla Cremona-Treviglio.
Serve un piano specifico di abbattimento e servono certezze economiche. Oggi Rfi garantisce 670mila euro per la realizzazione di sottopassi, ma ci vogliono molte più risorse che sicuramente i nostri comuni non sono in grado di trovare, è indispensabile l’intervento di Regione e Governo.