Alcune proposte specifiche per potenziare e migliorare la sanità dei diversi territori della provincia di Cremona sono state illustrate questa mattina, anche attraverso l’aiuto di una mappa molto chiara, dal consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, intervenuto per la seconda volta e per più di un’ora, durante la discussione fiume sulla revisione della legge sanitaria lombarda nell’aula del Consiglio regionale ormai dal 10 novembre scorso.
“Si tratta di proposte che sono nate dal lavoro che abbiamo svolto direttamente sui nostri territori, insieme a enti locali, operatori del settore e categorie economiche – spiega Piloni – e che sono il frutto di dati, di esperienze e di analisi approfondite”.
“Partendo dal presupposto che la maggioranza non istituirà una unica Ats per la Regione Lombardia, come suggerito da Agenas, chiediamo innanzitutto che sia dunque istituita una unica Ats per la provincia di Cremona, perché la confusione che già regna sulle funzioni delle singole Ats, nella nostra, condivisa con la provincia di Mantova, è ovviamente elevata all’ennesima potenza” dice Piloni illustrando il primo ordine del giorno.
Per la città di Cremona e per il territorio cremonese, Piloni chiede che siano realizzate due case della comunità – una già prevista in viale Trento e Trieste e l’altra nella struttura di San Sebastiano – che sia sottoscritto il protocollo d’intesa per la realizzazione del nuovo Ospedale, con la classificazione di DEA di II° livello (Dipartimento emergenza urgenza).
“Nel frattempo, però, bisogna potenziare e riattivare alcuni servizi fondamentali dell’Ospedale maggiore – sottolinea il consigliere dem – innanzitutto è necessario potenziare l’Area Donne che offre un servizio molto importante e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le donne del nostro territorio che qui possono seguire un percorso unitario e multidisciplinare, oltre che una seria azione di prevenzione; riattivare il servizio di medicina sportiva, il centro di riabilitazione e la terapia intensiva neonatale oggetto, quest’ultima, di delibera di riclassificazione da parte di regione Lombardia ma senza proseguire nel percorso di rivalutazione dei criteri”.
“Chiediamo anche nuove risorse per il centro vaccinale con l’assunzione di assistenti sanitari; l’istituzione di un Osservatorio Epidemiologico e la realizzazione di un polo universitario per i corsi di laurea delle professioni sanitarie”.
Per quanto riguarda Crema e il cremasco, Piloni chiede il potenziamento dei servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza; il riequilibrio del numero dei posti letto nelle Rsa; l’attivazione dei 20 posti letto già contrattualizzati per la riabilitazione presso la Fondazione Benefattori Cremaschi; la realizzazione di una casa della comunità presso l’immobile dell’ex tribunale; la realizzazione di Casa e Ospedale di comunità presso l’ospedale di Rivolta d’Adda e il mantenimento della riabilitazione.
“Per Soresina e il soresinese, chiediamo di concludere la fase sperimentale del Nuovo Robbiani e il definitivo riconoscimento di Presidio Ospedaliero del Territorio con conseguente aumento del budget”.
Piloni conclude il suo intervento, illustrando i tre ordini del giorno dedicati al territorio casalasco, attraverso i quali chiede “Il potenziamento dell’ospedale Oglio Po e la riattivazione del punto nascite; il riconoscimento del Distretto dell’Oglio Po casalasco-viadanese e il coordinamento e rafforzamento dei presìdi ospedalieri di Casalmaggiore, Bozzolo e Viadana”.