Nel dicembre del 2019, in occasione del bilancio regionale, e poi ancora nel luglio del 2020, abbiamo chiesto e ottenuto in consiglio regionale di rendere gratuito in Lombardia il NIPT, il test prenatale non invasivo. Ad oggi la giunta regionale non ha ancora fatto nulla. Per questo siamo tornati a chiedere tempi certi per concretizzare la proposta approvata dal consiglio regionale.
COS’E’ IL NIPT!
Si tratta di uno screening prenatale non invasivo (un semplice prelievo di sangue), sicuro per donna e feto e che consente di prevedere già alla decima settimana di gestazione con un alto grado di attendibilità alcune alterazioni dei cromosomi e ha una sensibilità più elevata rispetto agli attuali test di screening che combinano le analisi biochimiche e la translucenza nucale, che possono precedere o meno i test diagnostici invasivi.
Il NIPT riduce drasticamente il ricorso alle indagini diagnostiche invasive, abbattendo il numero degli aborti collegati alle tecniche di prelievo dei tessuti fetali e le possibili, ancorchè rare, complicanze per le gestanti. Si staima infatti che che questo test possa ridurre gli esami invasivi (villo centesi, amniocentesi) non necessari di circa il 50% con conseguente sicurezza per la donna e minore spesa anche per la Regione.
Al momento, in Lombardia, il NIPT viene ancora proposto totalmente a carico dell’utente, sia presso alcuni poliambulatori e laboratori privati, ad un costo che varia tra i 600 e gli 800 euro, si presso le strutture ospedaliere pubbliche che lo effettuano anch’esse in regime di totale solvenza ad un costo che varia tra i 400 e i 500 euro.
Attraverso un’interrogazione abbiamo chiesto alla giunta regionale a che punto sono l’iter e la tempistica per garantire alle donne di poter accedere gratuitamente, in Lombardia, al NIPT, a seguito degli indirizzi che il Consiglio Regionale della Lombardia ha dato alla giunta.
ITR NIPT