Che l’acqua sia un settore strategico su cui si gioca il futuro della nostra regione è fuori di dubbio e come tale va affrontato. Per questo Matteo Piloni, insieme ad altri consiglieri regionali del PD, ha chiesto, oltre due mesi fa, l’audizione di Confservizi CISPEL Lombardia e della direzione generale Territorio e Protezione Civile al fine di conoscere il quadro aggiornato degli investimenti programmati in relazione al servizio idrico in Regione Lombardia, nonché degli obiettivi attesi.
In rappresentanza del Cispel era presente il coordinatore della commissione Acqua, l’ad di Padania Acque Alessandro Lanfranchi.
“L’audizione che attendevamo da due mesi – dice Piloni – ci ha confermato che il tema è strategico e che abbiamo fatto bene a chiedere il punto della situazione perché le risorse che saranno individuate dovranno essere concentrate sull’efficientamento del servizio idrico regionale e rispondere all’insieme delle esigenze di fabbisogno e qualità dell’acqua. Parliamo di 1.6 miliardi che potrebbero arrivare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che sarà pronto per aprile prima della trasmissione all’Europa”.
“Risorse che dovranno essere messe a supporto dei piani di investimento delle singole Ato territoriali, sommati ad essi, creando quella sinergia necessaria a sbloccare eventuali investimenti che non rientrano nel PNRR – aggiunge Piloni – Sarà però importante che all’arrivo delle risorse i progetti siano pronti e cantierabili. Tutti sappiamo che abbiamo temi centrali da risolver come l’approvvigionamento stagionale che impone anche risparmi idrici, l’efficientamento della rete e gli interventi di consolidamento per evitare il rischio idrogeologico. Tutte le risorse che avremo a disposizione dovranno quindi essere utilizzate per dare una risposta complessiva al fabbisogno regionale”.
“Si tratta di risorse fondamentali anche per completare al più presto opere che potrebbero implicare altrimenti sanzioni a livello comunitario – conclude il consigliere dem – È necessario che queste risorse siano confermate anche nel prossimo piano al varo del Governo e bisogna, anche in Lombardia, concentrare e potenziare le risorse sugli interventi relativi al dissesto idrogeologico e al risparmio dell’acqua”.